Ave Maria

lunedì 17 settembre 2007

Messaggio da Medjugorje del 25 Agosto 2007

Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione. Che la vostra vita, figlioli, sia riflesso della bontà di Dio e non dell’odio e dell’infedeltà. Pregate, figlioli, affinchè per voi la preghiera diventi vita. Così scoprirete nella vostra vita la pace e la gioia che Dio dà a quelli che sono col cuore aperto verso il Suo amore. E voi che siete lontani dalla misericordia di Dio convertitevi, affinchè Dio non diventi sordo alle vostre preghiere e non sia tardi per voi. Perciò, in questo tempo di grazia, convertitevi e mettete Dio al primo posto nella vostra vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata

Le esigenze dell'amore

L'unione con il nostro prossimo deve essere come quella delle membra del corpo che si aiutano scambievolmente nell'agire, nel perfezionarsi, in tutto; essa ci chiede di allontanare da noi tutto ciò che la può ostacolare. In particolare ci chiede di combattere i vizi mediante le virtù contrarie, soprattutto con l'umiltà.
Non bisogna invidiare nessuno; l'amore deve partire dal cuore ed essere manifestato nelle opere. Dobbiamo avere molta stima degli altri e parlarne sempre bene; non riferire ad altri quanto si è udito sul conto loro, tanto più se sono cose che li possono amareggiare. Usare sempre parole buone che favoriscano la carità; guardarsi dalle parole pungenti che possono ferire; astenersi dall'ostinazione, dal contraddire, dal riprendere quando non è opportuno.
Non basta compiere opere buone, ma bisogna compierle in modo che esprimano la nostra buona volontà.
Quando si verificasse uno screzio con gli altri, non rispondere nello stesso tono, ma dissimulare con umiltà.
Ricordiamo che quando qualcuno ci procura dei dispiaceri, dobbiamo:
  • tenere ben lontano da noi anche solo il desiderio della vendetta; far sì che il nostro perdono non consista solamente nel non desiderare il male dell'altro, ma nel procurare che in noi non rimanga alcun residuo di amarezza o di fastidio;
  • non conservare avversione contro nessuno; astenerci dai giudizi temerari, tanto più gravi quanto più lo è la cosa di cui in cuor nostro accusiamo l'altro;
  • non dimentichiamo che i giudizi temerari provengono in primo luogo dalla nostra superbia.

Madre Speranza

domenica 16 settembre 2007

Kirk Kilgour

LA LEZIONE DELL'ANGELO BIONDO

Kirk Kilgour, nazionale americano e Campione d'Italia con la squadra romana dell'Ariccia: una brillante carriera spezzata da un tragico incidente che avvenne nel 1976. Durante alcuni esercizi di riscaldamento cadde, provocandosi la lussazione di una vertebra cervicale con conseguente totale paralisi degli arti.

Ma lui non si è mai arreso: 26 anni su una sedia a rotelle, dimostrando forza, volontà e coraggio tali, da fare invidia ad un campione in piena attività. E come nello sport, in cui la sconfitta fa parte del gioco, egli ha vissuto la "sconfitta" dell'infortunio in positivo, traendone spunto e coraggio agonistico per lottare ancora e tornare a vincere.

E il 12 luglio 2002, dopo tanti anni di lotta, il suo cuore si è fermato ... ma in noi resta vivo il suo ricordo.
La Preghiera che ci ha lasciato rivela la straordinaria ricchezza interiore di un uomo che ha saputo sempre affrontare la vita con serenità e con autentico spirito sportivo.

Arrivederci KIRK ... sarai sempre con noi.


PREGHIERA

Chiesi a Dio di essere forte

per eseguire progetti grandiosi:

Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute

per realizzare grandi imprese:

Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:

mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:

Egli mi ha dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita:

mi ha lasciato la vita

perché potessi apprezzare tutto.

Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno

e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini

nessuno possiede quello che ho io!

Il mio sole

Mentre passeggiavo una sera con un mio amico, da una discarica illuminata dagli ultimi raggi d'un sole rosso, il nostro occhio restò colpito da una fonte luminosissima, quasi un prisma gigante che mandava luce a raggiera.
Incuriositi, ci avvicinammo a quell'oggetto straordinariamente risplendente. Era un frammento di uno specchio fatto a pezzi e gettato tra i rifiuti.
Abbiamo colto l'importanza di stare sempre e comunque al sole. Uno specchio, bello o brutto, piccolo o grande, intero o spezzato che sia, quando sta al sole, desta sempre stupore; non può riflettere che il sole.
Ogni riflesso allora risulta una meraviglia. Se pensassi a chi sono io, mi sorprenderei dei risultati ottenuti. Gli effetti supererebbero di gran lunga la causa. La causa non è lo specchio, ma la potente luminosità del sole. Al sole tutto acquista significato e importanza: anche la pochezza o la nullità dello specchio che se si mette a disposizione del sole, diventa importante tanto da essere scambiato per lo stesso sole.
Risulta addirittura positivo, per lo specchio che sta al sole, l'essere ridotto a mille pezzi, perché ogni pezzo riflette il sole e da quello che in origine era un solo specchio vengono irradiati mille riflessi di luce.
Credere all'amore di Dio è vivere immersi nella luce: stare al sole è creare meraviglia là dove si è, così come si è. Guardando il sole riflesso non si bada più allo specchio o alla sua qualità, ma si beneficia della luce e degli effetti salutari del sole.
Ogni creatura che sta al sole diventa subito riflesso del sole e benefattrice delle altre creature che ancora non hanno conosciuto il sole, ma ne siano indirettamente irradiate.
Mi disse allora l'amico: ti ringrazio di questa bellissima metafora del sole e dello specchio in frantumi. Finora mi sono sempre rammaricato con Dio di come mi sono ridotto con le mie incorrispondenze. Mi sono spesso sentito un'anima a pezzi. Ho sempre guardato lo specchio della mia anima all'ombra del mio modo di vedere, di valutare cose e debolezze. Ora tu mi hai messo al sole dell'amore di Dio, partecipe del gaudio del suo gioioso perdono. E mi glorierò del mio specchio, infranto, ma esposto continuamente al sole, anche in una discarica, affinché ogni pezzetto rifletta il sole intero per coloro che vivono ancora all'ombra della loro poca fede.

Mi hai insegnato a ringraziare il sole per i riflessi di luce che mi manda a raggiera da ogni fratello, dall'umanità frantumata. È meraviglioso essere una raggiera per gli altri e godere che gli altri lo siano per noi. Testimoni gli uni per gli altri della luce di Dio.

Presentazione

Nella vita ci sono cose, che per quanto possono sembrare straordinarie, fanno parte della vita di ogni essere umano, una di queste cose straordinarie è la conversione.
La conversione è qualcosa che ti cambia completamente la vita, è lo straordinario che entra nell'ordinario, è l'amore di Dio che entra nella tua vita per non andarsene più.
Alle volte capita però che certi avvenimenti della vita di allontanino da Dio ma Dio, nella sua infinita misericordia è sempre lì ad aspettarci e ci apre le braccia come fa il padre con il figliol prodigo.
Questo blog è per rendere grazie a Dio di tutto quello che fa per me anche quando io sono lontana dalla sua infinita Misericordia